L’e-commerce ha preso il volo, ma nel turismo le agenzie di viaggi e i loro negozi fisici restano fondamentali. A sostenerlo è stato il presidente di Assoviaggi Gianni Rebecchi a margine dell’assemblea nazionale di Confesercenti: “Nonostante la crescita dell’online, il negozio fisico qualificato manterrà le proprie posizioni di mercato, a differenza di altri settori che sono stati travolti dallo tsunami dell’online”.
Secondi i dati diffusi da Confesercenti, dal 2016 a oggi gli esercizi offline si sono ridotti di quasi 73mila unità, di cui oltre 30mila nell’ultimo triennio. Inoltre, tra pandemia e nuove abitudini di consumi, entro il 2027 la redistribuzione delle quote di mercato tra web e canali fisici metterà fuori gioco 60mila Pmi, con 100 mila posti di lavoro in meno.
Un campanello d’allarme, ma anche uno stimolo, secondo Rebecchi, per puntare ancora di più sulla qualificazione: “Il Covid ha dimostrato la resilienza enorme delle agenzie, che sono rimaste nonostante la pandemia e nonostante siano state le prime realtà a subirne le conseguenze”. Lo dimostra il fatto, ha aggiunto Rebecchi, “che ancora oggi contiamo agenzie estremamente professionalizzate attive sul turismo outogoing, ma anche 2.000 realtà specializzate nell’outgoing”.
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