Servizi: Assoterziario Confesercenti, crescita trainata dal turismo, altri comparti più lenti. “Contenere spese obbligate per stabilizzare i consumi delle famiglie”

Servizi: Assoterziario Confesercenti, crescita trainata dal turismo, altri comparti più lenti. “Contenere spese obbligate per stabilizzare i consumi delle famiglie”

Il turismo spinge la crescita dei servizi. I dati relativi al IV trimestre diffusi oggi da Istat certificano un aumento del fatturato del 13,5% nel 2022, ma a trainare sono soprattutto alloggio e ristorazione (+45,8% annuo, +24,1% su base tendenziale rispetto al IV trimestre 2021), a testimonianza della grande vivacità di questi settori dopo la pandemia. Gli altri comparti, invece, registrano un ritmo di crescita decisamente più lento.

Così Assoterziario Confesercenti commenta i dati Istat sul fatturato delle imprese dei servizi nel IV trimestre 2022.

Ad avvicinarsi ad una crescita a due cifre, su base tendenziale, è solo il trasporto e magazzinaggio (+9,9%), seguito da Servizi di informazione e comunicazione (+7,9%), Commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+7,8%). L’incremento è particolarmente contenuto per le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,7%), ma anche per attività di ricerca e fornitura personale (+0,5% rispetto a IV trimestre 2021), servizi di vigilanza e investigazione (+0,4% e altri servizi di supporto alle imprese (+2,7%).

Anche nel turismo rimangono forti differenziazioni interne: nonostante alloggio e ristorazione abbiano recuperato completamente, e superato, il livello di fatturato del 2019, agenzie di viaggio e trasporto aereo ancora presentano un ampio gap con l’anno pre-pandemico. Questi settori hanno subìto maggiormente l’impatto negativo della crisi energetica con il relativo forte incremento dei prezzi e della ripresa dell’ecommerce.

“Nel complesso la situazione del terziario appare abbastanza ‘normalizzata’”, commenta Nico Gronchi, Presidente di Assoterziario Confesercenti, “anche se ad evitare un rallentamento complessivo rispetto alla crescita registrata lo scorso anno è stata solo la vitalità del comparto turistico: l’incremento dell’inflazione e, in particolare, dei costi energetici hanno frenato la crescita degli altri comparti. La foto scattata dall’Istat è dunque quella della quiete prima della tempesta: l’impatto della crescita dei prezzi e delle bollette sui consumi, infatti, si è iniziata a materializzare nell’ultima parte del 2022, registrando – nonostante le feste natalizie – un primo calo della spesa delle famiglie dopo molti mesi di ripartenza. Ora sarà dunque importante mantenere stabili gli orientamenti dei consumatori, evitando ulteriori impennate delle spese obbligate”.

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