Assoviaggi-Confesercenti E.R.: agenzie di viaggio, tra le più penalizzate dalla pandemia, in lenta e difficile ripresa

Amalio Guerra

Le agenzie di viaggio sono le imprese che più hanno subito le conseguenze dei lockdown, e seppur il turismo quest’estate abbia registrato per altri settori numeri più che positivi, per questa categoria continuano le difficoltà.

L’andamento della stagione estiva è stato finora caratterizzato da un’alternanza di disagi dovuti alla situazione dei costi del caro benzina, dall’attuale conflitto Russo- Ucraino, dai numeri di contagi ancora alti con conseguenti disdette per positività. Tutti questi elementi hanno provocato grosse difficoltà nella programmazione dei viaggi.

A ciò si sono aggiunti i recenti disagi creati dai vettori aerei e del personale aeroportuale con gli scioperi e la carenza di personale, il cancellamento dei voli low cost, con un conseguente rallentamento delle prenotazioni, e una grande mole di lavoro per le agenzie di viaggio che dovendo riprenotare, hanno avuto un rallentamento delle vendite.

Inoltre, per le agenzie di viaggio sono aumentati i costi di esercizio legati alla riforma degli ammortizzatori sociali a carico delle imprese a partire da un dipendente, quelli dell’energia, i costi bancari dei vari finanziamenti da pagare e i tassi di interesse.

Il dato positivo è certamente quello che vede molta voglia di ripartire: il settore dell’incoming ha privilegiato le zone di mare, soprattutto le isole dell’Italia, dove in alcuni casi si sono raggiunti livelli di presenze precedenti alla pandemia. Il ritorno del turismo straniero, proveniente in particolare dall’Europa e dagli Usa, ha sicuramento aiutato tale crescita, facendo il tutto esaurito in alcune località. Nell’outgoing si è vista una ripresa delle prenotazioni, con prevalenza verso l’Italia e, per quanto riguarda le località estere, la scelta ha puntato sul medio raggio, soprattutto nel Mediterraneo

Amalio Guerra, presidente Assoviaggi-Confesercenti E.R. sottolinea come: “del sostegno alle nostre imprese annunciate dal ministro decaduto, ma volute dal governo precedente, abbiamo ricevuto ben poco. E’ necessario, dunque, che il settore turistico sia tra le priorità del prossimo esecutivo in termini di contrasto al caro energia e di riduzione del carico fiscale. Inoltre – continua Guerra – occorre che venga pianificato e risolto l’annoso problema della legge sul turismo, con l’armonizzazione a livello nazionale delle diverse leggi regionali, e definita la figura professionale del responsabile tecnico delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Nonostante ciò, siamo contenti che il turismo sia ripartito, seppur con differenze nelle diverse realtà territoriali. Una valutazione più precisa, potremo averla però a settembre”.

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