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ASSOVIAGGI, LA TABELLA DI MARCIA PER LA RIPARTENZA

Gianni Rebecchi

“Si tratta di cose che in questi anni non sono state messe in pratica e invece andrebbero fatte“. Così Gianni Rebecchi, presidente Assoviaggi Confesercenti, commenta l’agenda delle priorità e dei punti da affrontare con urgenza per le imprese del settore, riassunti in un documento che verrà inviato a tutte le forze politiche che si presentano al voto il prossimo 25 settembre.

Il database nazionale e l’incoming

A partire da uno die problemi che maggiormente affliggono da tempo il settore, quello dell’abusivismo: “Negli anni passati – racconta Rebecchi – esisteva un database nazionale di operatoriInfotrav, che conteneva tutte le imprese operanti in modo regolare e alimentato da chi rilasciava le licenze, garantendo che tutti gli standard fondamentali e gli obblighi di legge fossero rispettati. Da un certo punto in poi non c’è stato più alcun aggiornamento”. L’abusivismo rimane, dunque, ancor oggi “una piaga insanabile che creerà concorrenza sleale”, commenta Rebecchi. L’esistenza di un database del genere “serve, invece, agli organi di vigilanza per capire se il soggetto che devono controllare ha l’autorizzazione a operare, e ai clienti, che possono essere sicuri dell’affidabilità dell’interlocutore cui affidarsi. Non solo – rincara il presidente – è necessario anche per chi lavora all’estero e fa incoming”. E guai a pensare che questo segmento sia poco rilevante: “L’incoming organizzato genera valore aggiunto per il territorio, anche perché non si tratta di un turismo ‘del panino’, ‘mordi e fuggi’, ma comprende una serie di servizi che coinvolgono diversi soggetti, con ricadute sull’intera filiera – chiarisce il presidente -. Stando ai dati di un’indagine condotta nel 2020 da Camere di commercio, Istat, Registro delle Imprese e Cst, erano 2.911 le imprese operanti nell’inbound (nel numero sono comprese anche quelle che non svolgono esclusivamente attività incoming, ndr)”. L’esortazione del presidente è quella di “riprendere il portale Infotrav, ricostituendolo e tenendolo aggiornato come accadeva in passato”.

Il tavolo permanente e le leggi regionali

Si comprende, allora, l’urgenza della costituzione di un tavolo permanente tra ministero del Turismo-Enit e associazioni di categoria maggiormente rappresentative: si pensi “alla promozione all’estero – esemplifica Rebecchi -, in occasione delle fiere, all’incentive e ai grandi eventi, o al wedding”. Tutte occasioni in cui la cooperazione è fondamentale.

Così come è necessaria l’armonizzazione delle leggi regionali: un tema che riporta tristemente indietro nel tempo e alle discussioni sul Titolo V, che ha demandato la materia turistica alle Regioni, per cui le modalità e le regole per fare impresa nel settore cambiano da un territorio a un altro. “Riteniamo che il turismo – afferma deciso il presidente – debba essere materia nazionale. Spesso, invece, le leggi regionali non solo sono vecchie, ma nemmeno aggiornate. Siamo in Europa, ma in Italia abbiamo 20 leggi diverse per un comparto che ha valore mondiale”.

La leva fiscale

“Se vogliamo che il turismo organizzato veda una vera e propria ripartenza – conclude Rebecchi -, dobbiamo pensare a bonus o crediti d’imposta attivati dal governo in altri contesti, per esempio quello dell’edilizia. Per il turismo, e mi riferisco a quello pulito, perché non pensare a iniziative simili? Da parte nostra siamo pronti, anche sul fronte tecnologico”, conclude il presidente.

 

Stralcio da guidaviaggi.it

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