Cresce la preoccupazione della filiera del turismo organizzato in merito alle voci sempre più insistenti secondo le quali il Comune di Roma sembrerebbe intenzionato a mantenere inalterate – e quindi triplicate – le tariffe per l’ingresso alla Ztl della zona B, anche dopo il termine degli effetti della delibera del Commissario Straordinario per il Giubileo, che scadranno a gennaio 2026.
In una dura nota congiunta dell’An.bti (Associazione nazionale bus turistici italiani), di Fto, Fiavet e Assoviaggi si legge: “Non sappiamo se queste voci siano fondate, ma ci auguriamo vivamente di no. Ci aspettiamo una smentita ufficiale in tempi brevi e chiediamo di essere convocati al più presto dal Comune di Roma per un confronto costruttivo. Decisioni di questa portata, che impattano direttamente su cittadini, imprese, turisti e sull’intero movimento turistico romano e nazionale, non possono essere prese senza ascoltare le categorie che operano quotidianamente sul territorio e che possono offrire dati, esperienza e competenza concreta”.
È anche doveroso ricordare “che l’amministrazione capitolina aveva presentato l’aumento 2025 come misura straordinaria per il Giubileo, per questo promossa dal sindaco Gualtieri nelle sue funzioni di Commissario e ora non comprendiamo come si possa anche solo pensare di far diventare ordinaria questa misura del tutto sproporzionata e totalmente insostenibile per il turismo ed i suoi operatori”, aggiungono le quattrosigle associative.
Le associazioni sottolineano che il comparto turistico e quello del trasporto stanno cercando, con grande fatica, di rimettersi in piedi dopo un’annata complessa, segnata da continui capovolgimenti, modifiche e incertezze regolamentari, che rendono estremamente difficile qualsiasi pianificazione.
La nota si conclude con un esplicito appello: “La peggiore condizione per il turismo è l’imprevedibilità. Chi lavora con la programmazione ha bisogno di certezze e stabilità e di regole chiare e soprattutto giuste. Serve rispetto per un settore che contribuisce in modo decisivo all’economia della Capitale e del Paese. Bisogna imparare dagli errori del passato e lavorare insieme, istituzioni e rappresentanze, per costruire un futuro migliore, più sostenibile e condiviso. Il dialogo non è una formalità: è l’unica strada per tutelare Roma, i suoi cittadini, le sue aziende e il suo ruolo di capitale del turismo italiano ed europeo”.
Stralcio da https://www.lagenziadiviaggimag.it/