Ristori Covid: ennesima bega, il Ministero chiede un revisore terzo

Ristori Covid

C’è posta per le agenzie di viaggi, almeno per quelle classificate come “imprese ammesse con riserva” ai contributi residuali Covid. In questi giorni diverse adv hanno ricevuto una pec dal ministero del Turismo, con cui viene richiesto – entro 15 giorni – di produrre un’asseverazione redatta da un revisore terzo” iscritto all’Albo dei revisori contabili presso il ministero dell’Economia e delle Finanza, dunque diverso dal professionista che aveva già predisposto la documentazione precedente.

Assoviaggi, attraverso il suo presidente Gianni Rebecchi, fa sapere di aver richiesto al Mitur «che la figura preposta all’asseverazione possa essere anche il professionista commercialista che solitamente gestisce la contabilità dell’adv, e non solo un revisore terzo iscritto al registro; e ancora che il termine di presentazione entro i 15 giorni – visto che siamo nel pieno delle prenotazioni estive – venga posticipato».

In tutti i modi, per Rebecchi la richiesta del Mitur è assolutamente legittima, perché quei ristori potevano essere fruiti solo da quelle adv che avevano una regolarità contributiva, fiscale e previdenziale facilmente certificabile: «Va tenuto presente che a fine 2024 il Mitur aveva erogato il 50% dei ristori, riservandosi un controllo successivo dei requisiti per erogare anche la seconda tranche. Questi soggetti, definiti nel decreto “ammessi con riserva”, sono dunque coloro che avevano delle anomalie di tipo assicurativo (polizza) e fondo di garanzia per insolvenza e fallimento e in questi giorni  hanno ricevuto una pec, con la quale si richiede l’asseverazione. Chiediamo solo che il professionista possa essere lo stesso commercialista che segue la contabilità in agenzia e di protrarre i termini per effettuare questa dichiarazione».

Fiavet, da parte sua, sottolinea come “la richiesta di ulteriori dichiarazioni a supporto dell’istanza presentata a settembre 2023 rappresenti” sia a vantaggio di certe aziende in quanto fornisce loro “un’ultima possibilità di certificare il possesso dei requisiti e quindi un’apertura del ministero verso possibili errori fatti dagli agenti di viaggi in sede di compilazione e non corretti nei tempi dovuti”.

Il nodo è dunque l’aspetto burocratico: il ministero oggi chiede che “nella perizia giurata venga inserita anche la richiesta di conformità, finalizzata a certificare i dati economico-contabili. Una dichiarazione asseverata da un professionista iscritto ad albo professionale”. Ma in linea di principio – sottolinea Fiavet chiedendo una proroga di 7 giorni – “la Pubblica amministrazione non può richiedere ulteriori certificazioni se i dati sono già stati asseverati da un professionista terzo”. La richiesta attuale del Mitur si tramuta dunque in “un costo non lieve e un disagio, perché in questo settore composto principalmente da micro e o piccole aziende il revisore è difficilmente presente come figura”.

Dello stesso parere anche Aiav che parla di richiesta “anomala”, perché tale adempimento non risulta nel decreto istitutivo e ora potrebbe generare forti criticità. “Oltre alle difficoltà operative nel pieno dell’alta stagione turistica”, l’associazione stima costi significativi tra i 1.000 e i 1.200 euro a carico delle agenzie, molte delle quali di micro o piccole dimensioni.

Da qui la richiesta di chiarimenti al Mitur attraverso il consulente legale Veronica Scaletta e il confronto avviato con con il consigliere del Mitur Gianluca Caramanna e il dg Federico Lasco. Se è vero che la richiesta dell’asseverazione di un revisore terzo rappresenti “un’ulteriore possibilità per coloro che, ammessi con riserva, non dovessero riuscire a dimostrare la propria regolarità in altro modo”, resta il fatto – a detta del presidente Fulvio Avataneo – che «le agenzie non possono essere poste di fronte a un adempimento oneroso e imprevisto».

Per il direttore nazionale di Fto, Gabriele Milani, infine, «fa riflettere – e un po’ rabbrividire – il fatto che stiamo ancora parlando di ristori legati a perdite subite nel 2021. Per questo condividiamo l’intento di porre finalmente un termine certo alla verifica delle migliaia di domande ancora in sospeso».

«Tuttavia – conclude – è fondamentale che i tempi stabiliti siano compatibili con l’operatività quotidiana delle agenzie e, soprattutto, con la disponibilità dei professionisti incaricati delle perizie giurate, in gran parte commercialisti, già oggi sommersi da scadenze come dichiarazioni, bilanci e pratiche straordinarie. Abbiamo quindi chiesto al Mitur un’ulteriore proroga di 45 giorni, oltre a quella già concessa. Inoltre, un paio di chiarimenti tecnici da parte dell’amministrazione potrebbero contribuire a snellire la procedura e a ridurre l’onerosità della perizia giurata. In molti casi il rischio è che i costi superino il beneficio atteso, vanificando il senso stesso del contributo».

Fonte: stralcio da lagenziadiviaggimag.it

autore: Andrea Lovelock

Tag
Condividi
ASSOVIAGGI
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.