Il Coordinatore Cavazza: “Grazie al lavoro con il Ministero della Salute e il supporto del Ministero del Turismo abbiamo raggiunto questo obiettivo. L’obiettivo ovviamente è quello di tornare ai livelli raggiunti prima della pandemia”
Dal 1° marzo gli stranieri che arrivano in Italia non dovranno più fare il tampone e per l’ingresso sul territorio nazionale sarà sufficiente una delle condizioni del green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo. Così recita l’ordinanza firmata dal Ministro Roberto Speranza che, per Assoviaggi Confesercenti Modena, è una svolta verso una vera ripartenza
Un’accelerazione tanto auspicata, un ‘ritorno al passato’ che rappresenta il futuro per agenzie di viaggio e tour operator modenesi, un primo segnale per la ripresa ed il rilancio del settore, fermo orma da troppo tempo.
Così commenta Daniele Cavazza, Coordinatore Provinciale di Assoviaggi Confesercenti Modena: “Si tratta di un primo grande risultato verso quel processo di normalizzazione che le associazioni del turismo organizzato, chiedono da mesi. Grazie al lavoro con il Ministero della Salute e il supporto del Ministero del Turismo abbiamo raggiunto questo obiettivo. Con l’abrogazione del divieto di spostamento per motivi non essenziali e l’abolizione di elenchi e corridoi turistici, dal primo marzo gli spostamenti e i viaggi in uscita ed in entrata nel nostro paese saranno molto più semplici”.
Con la fine dello stato di emergenza fissato per il 31 marzo, Modena si prepara ad accogliere i turisti e il periodo pasquale sarà il primo tavolo di prova: “Gli alberghi e le strutture ricettive del territorio – continua Cavazza – sono pronti e non vedono l’ora di poter ripartire ad accogliere i turisti che sceglieranno la nostra città come meta turistica. L’obiettivo ovviamente è quello di tornare ai livelli raggiunti prima della Pandemia”.
“Ora dobbiamo aggiungere anche altri obiettivi tra i quali l’estensione della moratoria per i finanziamenti, l’equa distribuzione dei ristori del DL Sostegni TER e l’estensione della cassa integrazione sino a giugno: il turismo organizzato ha bisogno di essere ancora sostenuto” conclude Cavazza.