Emilia Romagna, situazione drammatica delle agenzie di viaggio. Assoviaggi chiede meno promesse e più sostegni

Amalio Guerra

Il Presidente Guerra: “Siamo stanchi di annunci e promesse, il settore del turismo è fermo ormai da due anni, considerato il motore dell’economia del Paese ma non riesce ad avere l’attenzione necessaria dalla politica”

Le conseguenze della pandemia hanno messo a terra molti settori dell’economia italiana, ma a pagarne le maggiori conseguenze sono state soprattutto le agenzie di viaggio. Infatti, il comparto del turismo organizzato è rimasto fermo durante tutta la pandemia , quasi due anni, ed anche il Business Travel ha perso tre quarti del suo fatturato.

Il Governo, sui 500 milioni chiesti, ne ha destinati di fatto 80 spalmati su tutto il settore turistico: briciole, quindi, per le agenzie di viaggio.

Amalio Guerra, presidente regionale di Assoviaggi-Confesercenti Emilia Romagna, esprime tutta la sua insoddisfazione per le scelte compiute da palazzo Chigi a sostegno del settore:
“La condizione economica in cui versano le agenzie di viaggio è drammatica, le prospettive di ripresa dei movimenti turistici non sono immediate e probabilmente anche quest’anno non avremo il rilancio che si auspicava.

Siamo stanchi di annunci e promesse, il settore del turismo è fermo ormai da due anni, ed è considerato il motore dell’economia del Paese con il 13% del PIL, ma non riesce ad avere l’attenzione necessaria dalla politica. Il Governo attuale ha messo in campo solo 80 milioni circa, come ristori per tutto il settore del turismo, noi ne abbiamo chiesti 500, le cifre stanziate non sono sufficienti per sostenere le agenzie di viaggio: ci toccheranno un caffè ed una brioche a testa, bene che vada.

Con la scadenza dei termini dei voucher, inoltre, le agenzie dovranno rimborsare i clienti che ad oggi non ne hanno potuto usufruire: questo comporterà un’ulteriore esposizione economica da parte delle agenzie, perché diversi fornitori non hanno restituito gli importi pagati, in particolare alcune compagnie aeree ma anche altri fornitori.

Non dobbiamo inoltre dimenticare gli impegni assunti dalle agenzie di viaggio sui finanziamenti adottati per affrontare la crisi pandemica per continuare a svolgere l’attività; non vi è stata moratoria sulle banche, di conseguenza le agenzie si sono viste costrette a pagare le rate sui finanziamenti: un ulteriore peso economico per imprese già allo stremo.

Molte di queste stanno ancora aspettando i ristori promessi nel 2020, dal Governo precedente, (COVID-19- cd. Decreto Rilancio), e sebbene si tratti di piccole entità, ci consentirebbero di pagare i servizi essenziali alla nostra sopravvivenza.

Il mondo delle agenzie di viaggio e dei tour Operator rappresenta commercialmente l’intera filiera di tutto il mondo del turismo: non vende solo sogni ai clienti, ma fa muovere diversi comparti, a partire dai trasporti, gli hotel, le guide turistiche, i ristoranti, la cultura, i musei.

Chiediamo quindi un sostegno economico immediato alle imprese che da febbraio 2020 ad oggi, ed in prospettiva fino a giugno 2022, non hanno potuto svolgere il loro lavoro con una perdita importante di fatturato; chiediamo la proroga della CIG con causale COVID (casa integrazione in deroga) sostituita ora con gli strumenti ordinari della FIS, a partire dal primo gennaio inadeguati per il nostro settore.

Il nostro è un sos, una richiesta urgente di aiuto per non chiudere e per non lasciare a casa i lavoratori.”

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